PRODUZIONE

percorso spirulina da alga a capsule

Il progetto ha come obiettivo strategico di realizzare un impianto innovativo ed ecocompatibile di coltivazione di Alghe finalizzato alla produzione di spirulina capace di abbattere i costi di produzione e presentarsi sul mercato con una offerta di prezzo competitiva;
ciò sarà possibile introducendo un’innovazione tecnologica ed ecocompatibile nel processo tradizionale della coltivazione;

Il progetto punta alla maggiore competitività economica di un prodotto alimentare naturale, raggiunta attraverso una innovazione tecnologica eco compatibile. L’impianto prevede la realizzazione di 2 serre della dimensione unitaria di 10 mt x 50 mt h.0,60, per una complessiva superficie di 500 mq di serre, distribuite
in maniera accoppiata su una superficie lorda di circa 1.000 mq.

Nelle serre sono realizzate delle vasche con pareti laterali in cemento e fondo in telo plastico impermeabile, capaci di contenere, ciascuna, 250.000 litri di acqua. Le serre sono ricoperte con un telo speciale anti ultravioletta cristalli di 100 a 150 micrones, tipo “agrotileno DX3”.

Ogni coppia di serre è dotata di pale di movimentazione delle acque per favorire l’ossigenazione. Le serre durante la notte ricevono luce da un sistema di illuminazione di led a corde allo scopo di alimentare in continuo il processo di fotosintesi. In ogni coppia di serre opera una raccoglitrice automatica ed una batteria di estrattori eolici per abbassare eventualmente la temperatura interna.

Le alghe della Spirulina sono alimentate, per la propria crescita, da un mix di Sali naturali, tra cui, particolarmente importanti sono: Fosforo P2O5, Azoto N e Potassio K2O.

Noi rispettiamo il ciclo biologico della spirulina. Controlliamo giornalmente le condizioni di crescita e valutiamo il momento migliore per la raccolta. In linea di massima, il processo di lavorazione si svolge come segue:

  • Filtrazione – Attraverso un filtro specifico, separiamo le cellule di spirulina dal mezzo di coltura. Il mezzo viene recuperato e ri-immesso in vasca, mentre le cellule vengono inviate alle successive fasi di lavorazione.
  • Centrifugazione – In questa fase viene eliminato il mezzo di coltura in eccesso, per favorirne la disidratazione.
  • Trafilatura– Attraverso un estrusore, la biomassa algale viene trafilata in “spaghettini” e avviata alla disidratazione.
  • Essiccazione – Questa fase avviene a temperature inferiori ai 40°C che permette di asciugare la biomassa algale, in modo da evitare la degradazione delle caratteristiche nutraceutiche, salvaguardando le proteine e vitamine contenute.